TRAGUARDO DELLE CINQUANTA EDIZIONI PER L’ICONICO SAN MARINO RALLY.
TANTE, IMPORTANTI VALIDITA’ PER L’EDIZIONE 2022, IN PROGRAMMA L’8 E 9 LUGLIO.
UNO SGUARDO ALLA GRANDE STORIA DI UN RALLY IN SCENA DAL 1970.
Repubblica di San Marino. Non sono molti i rally che possono vantare una tradizione così lunga e costellata
di storie importanti. Tagliare il traguardo delle cinquanta edizioni consegna il rally di San Marino alla ristretta
cerchia delle gare “icona” del motorsport internazionale. L’8 e 9 luglio prossimo, sterrati carichi di storia
sportiva ospiteranno dunque il 50° San Marino Rally che, per l’occasione, oltre a celebrare la prestigiosa
ricorrenza, si presenterà con molte e importanti validità.
Prima fra tutte quella per il Campionato Italiano Rally Terra, di cui sarà la terza prova del 2022 e che
quest’anno assume un maggiore spessore e significato, in considerazione del fatto che il Campionato Italiano
Assoluto Rally è interamente su asfalto. Discorso analogo per le vetture storiche, che nel contemporaneo 7°
San Marino Rally Historic saranno impegnate nel quarto appuntamento stagionale del Campionato Italiano
Rally Terra Storico. Gli sterrati del San Marino Rally 2022, inoltre, sono stati scelti anche per mettere in scena
le sfide tra i giovani talenti del Campionato Italiano Assoluto Junior, nella terza delle sei prove del calendario
2022. Chiude la serie delle importanti validità quella per la Coppa Italia Rally 5a Zona, di cui sarà la seconda
delle quattro tappe in calendario, fondamentale per il titolo “regionale” ma anche per l’accesso alla ambita
Finale CRZ. Anche il nuovo Trofeo N5 Italia ha inserito il San Marino Rally nel calendario della sua serie più
prestigiosa, oltreché nell’Open N5, così come la serie R Italian Trophy, organizzata da Sport Team Equipment,
un format riservato ai partecipanti alla Coppa Rally di Zona.
La FAMS, Federazione Automotoristica Sammarinese, con la fattiva collaborazione di ACI Sport, è già al lavoro
per offrire, come e più di sempre, un evento di alto livello, degno della tradizione sportiva del San Marino
Rally.
50° SAN MARINO RALLY: UN ALBO D’ORO CARICO DI STORIA DEI RALLY
Quando si parla del libro di storia dei rally, quello del “San Marino” è un capitolo obbligato.
Scorrendo il suo Albo d’Oro, andando a rileggere le classifiche e gli elenchi iscritti, si ha la chiara visione di
come, da queste parti, hanno gareggiato tanti grandi campioni, molti dei fuoriclasse che hanno scritto pagine
importanti della specialità, non solo tra San Marino e Italia, tra il 1970 fino ai giorni nostri.
Per dovere di cavalleria, ma anche perché il fatto è più che una prestigiosa rarità, il racconto non può che
iniziare, dall’indimenticabile 1988, anno in cui a vincere il “San Marino” fu un equipaggio femminile, quello
composto dalla grintosa Paola De Martini e Umberta Gibellini, con la Audi 90 Quattro.
Due, invece, a pari merito, sono i recordman per numero di vittorie al rally San Marino, cinque a testa: Piero
Longhi, primo nel 2000 con la Toyota Corolla WRC e poi con il poker Subaru Impreza dal 2005 al 2008, e Paolo
Andreucci, vincitore nel 2001, 2009, 2010, 2014 e 2015, la prima su Focus WRC, le ultime quattro tutte
Peugeot, e unico quest’anno, a meno di una presenza a sorpresa di Longhi, a poter migliorare la striscia
record. Con quattro vittorie (1994, 1999, 2003, 2004, tutte con Subaru, ad eccezione del ’99 con la Escort
Cosworth) è il cesenate Andrea Navarra a seguire i due in testa.
Non potevano che essere a pari numero di vittorie, tre a testa, due grandi campioni che, da queste parti,
hanno dato un grande spettacolo sportivo e diviso le accanite tifoserie, per lungo tempo: il sammarinese
Massimo Ercolani e il riminese “Pucci” Grossi, due indimenticabili fuoriclasse che non sono più tra noi, uniti
da un destino beffardo anche nella data della scomparsa, un bruttissimo 20 agosto di anni diversi. Ercolani
ha siglato il San Marino del 1985, con la Lancia 037 e il compianto Loris Roggia alle note, il 1991 con la Delta
Integrale e il 1996 con la Subaru Impreza, Grossi ha vinto nel 1989 e nel 1993 con la Lancia Delta, nel 1995
con la Toyota Celica. Vanta tre vittorie nel curriculum anche Umberto Scandola, due con Skoda nel 2013 e
2017 e l’ultima, quella dello scorso anno, con la Hyundai.
Solo con questi pochi campioni, siamo quasi a metà delle vittorie totali dell’Albo d’Oro.
Più folto il gruppetto dei piloti con due vittorie al San Marino: Giulio Bisulli, pilota ufficiale Fiat Abarth,
scomparso prematuramente nel 1983, vinse nel 1972 e 1974 con la Fiat 124 Abarth, “Tony” Fassina, con la
Lancia Stratos e la Opel Ascona 400, primeggiò nel 1979 e nel 1981, Adartico Vudafieri, davanti a tutti nel
1980 (Fiat 131 Abarth) e nel 1984 (Lancia 037), Andrea Aghini primo nel 1998 (Toyota Corolla WRC) e nel
2002 (Peugeot 206 WRC), Giandomenico Basso vincitore con Ford nel 2012 e 2016.
Sono quindici i piloti che hanno messo il sigillo almeno su una edizione del San Marino Rally: il primo vincitore
nel 1970, il compianto Arnaldo Cavallari, scomparso nel 2016, a seguire Leo Pittoni, nel 1973 il grande Sandro
Munari, con la mitica Fulvia HF, poi Antonillo Zordan, Tonino Tognana, che nel 1982 consegnò qui, alla nuova
Lancia 037, la prima vittoria, il due volte campione del mondo Miki Biasion, primo a San Marino nel 1983,
Fabrizio Tabaton, Patrick Snijers, Michele Gregis, Gibo Pianezzola, Franco Cunico, Andreas Mikkelsen, il
sammarinese Daniele Ceccoli, che realizza il sogno di vincere la sua gara nel 2018, il francese Stephane
Consani e il boliviano Marquito Bulacia.
Come dicevamo all’inizio, un Albo d’Oro che racconta tanta storia dei rally. Una storia che prosegue …
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